Alla presenza di un numeroso pubblico, giovedì 26 novembre si è concretizzato il primo dei "Seminari de La Tenda a Fiervacchia", questa volta deidcato al complesso, attuale e forte tema dell'immigrazione. Introdotti da Vittoria Caffaro e Luciano Provenza del Centro La Tenda, e preceduti dalle domande formulate dai rappresentanti di alcune Associazioni di migranti, gli Assessori alle politiche sociali, sia dell'Amministrazione Provinciale, Giovanni Baldi, che dell'Amministrazione Comunale, Ermanno Guerra, hanno documentato il lavoro che le rispettive Amministrazioni Locali stanno realizzando in tema di integrazione multietnica.
Ma è stato con l'intervento di don Tonino Palmese che il seminario si è infiammato.
Con una dialettica scevra da formalismi e da retorica, il prete salesiano, docente universitario ed esponente di spicco dell'Associazione Libera di don Ciotti, ha sferzato l'uditorio richiamando tutti ad un rapporto più reale con il dramma di decine di migliaia di persone extracomunitari cui spesso vengono negati tutti i diritti, compreso quello alla vita. E ha denunciato come ciò accada, altrettanto spesso tra l'indifferenza o il farisaismo della nostra società spesso ipocrita e perbenista. E per di più legittimata da una normativa al limite del razzismo.
Un discorso dai toni spigolosi, scomodo, duro ma nondimeno reale, che ha dato l'opportunità di una riflessione non scontata su un tema attualissimo, ripreso successivamente dagli interventi di Rosa Masullo (ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, e di Gerardo Giordano (già vice presidente della Provincia di Salerno) che hanno posto l'accento rispettivamente sulla specificità salernitana nell'affrontare la complessa situazione sociale suggerendone una lettura in termini di politica dettata dalle leggi del mercato del lavoro.
Il seminaro, denso di stimoli e riflessioni, ha rappresentato l'avvio di un corso per che va senz'altro approfondito ma nondimeno è terminato con la riproposizione di alcune attività concrete che il CEntro La Tenda, in partenariato con Enti Pubblici e Associazioni di Volontariato sta già realizzando a Salerno e in provincia.
Ma è stato con l'intervento di don Tonino Palmese che il seminario si è infiammato.
Con una dialettica scevra da formalismi e da retorica, il prete salesiano, docente universitario ed esponente di spicco dell'Associazione Libera di don Ciotti, ha sferzato l'uditorio richiamando tutti ad un rapporto più reale con il dramma di decine di migliaia di persone extracomunitari cui spesso vengono negati tutti i diritti, compreso quello alla vita. E ha denunciato come ciò accada, altrettanto spesso tra l'indifferenza o il farisaismo della nostra società spesso ipocrita e perbenista. E per di più legittimata da una normativa al limite del razzismo.
Un discorso dai toni spigolosi, scomodo, duro ma nondimeno reale, che ha dato l'opportunità di una riflessione non scontata su un tema attualissimo, ripreso successivamente dagli interventi di Rosa Masullo (ex assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, e di Gerardo Giordano (già vice presidente della Provincia di Salerno) che hanno posto l'accento rispettivamente sulla specificità salernitana nell'affrontare la complessa situazione sociale suggerendone una lettura in termini di politica dettata dalle leggi del mercato del lavoro.
Il seminaro, denso di stimoli e riflessioni, ha rappresentato l'avvio di un corso per che va senz'altro approfondito ma nondimeno è terminato con la riproposizione di alcune attività concrete che il CEntro La Tenda, in partenariato con Enti Pubblici e Associazioni di Volontariato sta già realizzando a Salerno e in provincia.